EcoVillaggio
Fiori di Campo
Campo di formazione e Ricerca artistica
Marina di Cinisi
1-10 Agosto 2016
a cura di:
Giulia Grechi
Giulia Crisci
Paola Bommarito
Dimenticato a memoria. Pratiche artistiche e memoria collettiva, oltre il monumento è un campo formazione e ricerca artistica nel bene confiscato alla mafia Fiori di Campo a Marina di Cinisi, che intende lavorare sulle memorie legate alle azioni criminali mafiose attivando pratiche artistiche collaborative, che mettono al centro la relazione con il territorio e le comunità del bene confiscato Fiori di Campo a Marina di Cinisi. Durante il campo i partecipanti rifletteranno sui luoghi della memoria e sulle storie delle persone, sperimentando modalità artistiche di conservazione di tali memorie difficili diverse dal monumento classico e commemorativo.
Chi decide cosa è giusto ricordare e cosa delegare all’oblio? Chi costruisce e commissiona i nostri monumenti? Di chi e di cosa racconta il monumento? Può una comunità riconoscersi e sentirsi rappresentata dai suoi monumenti? Può esistere un monumento senza monumentalità?
I monumenti sono importanti, e molto presenti nel nostro spazio pubblico. Non sono solo una forma d’arte, ma una forma culturale, preziosa per la costruzione di una comunità, che può riconoscersi nei valori o nella memoria che essi rappresentano. Tuttavia spesso i monumenti parlano della “Storia”, ma dimenticano “le storie”. Per questo a volte rischiano di non essere visti, perché trasformano le memorie e le storie difficili vissute da persone in carne ed ossa, in eventi esemplari, e le persone in eroi o simboli. Spesso ai monumenti si delega la responsabilità del ricordo di un evento del passato, ma a volte il passato non passa, e la responsabilità del ricordo di certi eventi non può essere delegata a un monumento di marmo: noi tutti siamo i monumenti!
Al centro del campo Dimenticato a memoria vi è l’idea di sperimentare pratiche alternative di narrazione di una memoria collettiva, diverse dal monumento tradizionale. Non si tratta di negare l’importanza del monumento, ma di mettere in discussione il monumento nella sua forma classica, tradizionale, che chiama le persone alla contemplazione ma non all’azione. La sperimentazione riguarderà la pratica artistica dell’Anti-monumento, che esprime il tentativo di sovvertire il potere estetico e politico della retorica monumentale nello spazio pubblico, immaginando e costruendo dei monumenti che possano raccontare e ricordare diversamente. Il tentativo di relazionarsi alle memorie difficili di lotta e di mafie si unisce alla ricerca di nuove narrazioni possibili, non istituzionali ma comunitarie.
I partecipanti, dopo una prima fase di ricerca sul campo, di formazione e relazione col territorio, realizzeranno insieme un anti-monumento, immaginando una forma attiva per la costruzione della memoria collettiva.
Fiori di Campo è un eco-villaggio solidale che sorge su un bene confiscato alla mafia a Marina di Cinisi, in provincia di Palermo. Dal 2012, in seguito ad assegnazione attraverso bando pubblico, il bene è gestito dalla Cooperativa Sociale Libera-Mente. Dallo stato di abbandono il bene è stato ripristinato e restituito alla comunità, grazie all’aiuto di migliaia di persone che hanno partecipato ai campi estivi di volontariato.
Per maggiori informazioni e per le iscrizioni al campo visita la pagina dedicata sul sito della Cooperativa Libera-Mente