a cura di:
Viviana Gravano
Giulia Grechi
Routes Agency cura le due esposizioni finali del progetto Transnationalizing Modern Languages. Mobility, Identity and Translation in Modern Italian Cultures, a “The British School at Rome” a Roma (ottobre 2016) e all’Istituto Italiano di Cultura a Londra (dicembre 2016).
Il progetto Transnationalizing Modern Languages indaga lo scambio culturale all’interno delle comunità e degli individui attraverso il tempo e lo spazio. Il progetto esplora una serie di case studies intorno alla traduzione linguistica e culturale, con un focus specifico sull’Italia moderna e sulle esperienze di mobilità che sono strettamente connesse alla sua storia recente. Il progetto usa il caso italiano come esempio da cui partire per sviluppare un modelloinnovativo per gli studi di linguistica moderna e le sue applicazioni nel XXI secolo.
Transnationalizing Modern Languages: Mobility, Identity and Translation in Modern Italian Cultures
Transnationalizing Modern Languages: Mobility, Identity and Translation è un progetto dell’Art & Humanities Research Council (2014–2017) che coinvolge le università di Bristol, Cardiff, Queen Margaret University di Edimburgo, St. Andrews e Warwick University. Nei centocinquant’anni di storia dell’Italia come Stato-nazione, comunità riconosciute come italiane si sono costituite in molte parti del mondo, mentre negli ultimi trent’anni l’Italia è diventata meta di migranti di nazionalità, religioni e origini etniche eterogenee. La Storia degli italiani e della cultura italiana si dirama, perciò, da una molteplicità di vissuti di mobilità e di trans-nazionalizzazione. Tali esperienze riflettono la storia dell’Italia nel suo essere una “nazione emigrante” (Choate), una potenza imperialista, e un Paese europeo che affronta le sfide delle trasformazioni del sistema mondiale dalla sua posizione nel Mediterraneo. Queste storie di movimenti di massa rappresentano inoltre milioni di traiettorie individuali e collettive, tracciate attraverso micro-processi di traduzione culturale, atti di trasmissione e mediazione della memoria da parte di soggetti appartenenti a variegate origini nazionali, linguistiche e culturali. Il progetto si concentra su una serie di casi esemplari, rappresentativi della mappa geografica, storica e linguistica della mobilità italiana guardando alle comunità italiane costituitesi nel Regno Unito, negli USA, in Australia, in Sud America, in Africa, e alle comunità migranti presenti nell’Italia contemporanea. Esamina la vasta quantità di pubblicazioni e materiali – diari, letteratura, storie di vita, fotografie, collezioni di memorabilia e altre forme di rappresentazioni – associate a queste comunità. Studia i processi di traduzione, chiaramente rintracciabili a ogni livello di lettura del materiale testuale e visuale da esse prodotto. Analizza il valore della scelta di narrare usando la lingua della comunità ospite o quella del Paese d’origine, e l’ibridazione dei codici linguistici. Osserva la circolazione dei testi e dei materiali all’interno delle comunità stesse e oltre, considerando l’impatto che esse hanno sul concetto di identità nazionale. Il progetto aspira ad accendere una nuova luce sulla storia della mobilità culturale italiana. Esplora il modo in cui l’idea d’”italianità” è stata dinamicamente riformulata e performata da soggetti individuali e collettivi a partire dalle idee di Stato-nazione e dai suoi regimi di cittadinanza, dalle pratiche transculturali e dagli immaginari transnazionali. Punta ad ampliare l’inquadratura attraverso la quale leggiamo la storia, la memoria e la cultura italiana considerando i molteplici livelli della loro negoziazione, mediazione e ripetizione. Accentua la natura fluida e relazionale della cultura e dell’appartenenza (italiana), analizzando eventi, media e memorie attraverso i quali esse sono state materializzate, immaginate e messe in scena. Il progetto coinvolge comunità italiane e non che quotidianamente sperimentano la traduzione, linguistica e culturale. Si propone di potenziare la nostra comprensione riguardo a come le persone rispondano creativamente al vivere in un ambiente bilingue o multilingue. Attività come la fotografia, il teatro, e la scrittura creativa invitano studenti giovani e adulti a esplorare le pratiche vernacolari di una cultura in continua traduzione. Le seguenti istituzioni e organizzazioni sono partners nel progetto: Co.As.It Italian Assistance Association/Italian Historical Society; Monash University; John D. Calandra Italian American Institute; Altreitalie Center on Italian Migrations in the World; gli Istituti Italiani di Cultura di Londra e di Addis Abeba; Drummond e Castlebrae Community High Schools. Contemporaneamente allo sviluppo di una ricerca all’interno delle culture italiane transnazionali, il progetto sta creando un nuovo inquadramento per le Lingue Moderne, come disciplina nel suo complesso, che considera l’interazione tra le culture come la sua caratteristica più essenziale. Il progetto mette in relazione ricercatori provenienti da differenti aree di studio delle Lingue Moderne e mostra l’importanza di avere una connessione con la ricerca in altri ambiti disciplinari, nelle arti e nelle scienze sociali.
Lavorando con il British Academy and the Arts and Humanities Council, il team del progetto ha organizzato un evento, presso la British Academy il 26 febbraio che ha come focus la necessità di rimodellare lo studio delle Lingue Moderne per il XXI secolo.
Una parte del progetto prevede la pubblicazione, con la Liverpool University Press, di una nuova collana di saggi su Transnational Modern Languages. L’intenzione della collana è di fornire un modello che permetta di interpretare e praticare le Lingue Moderne non come un’indagine a partire da tradizioni nazionali separate, ma come lo studio delle lingue, delle culture e delle loro interazioni. In questo modo si articolerà una visione delle Lingue Moderne attenta e sensibile alle specificità linguistiche e culturali senza essere circoscritta all’interno dei confini nazionali. Si focalizza sulla centralità del linguaggio e della cultura come una raccolta di pratiche situate la cui messa in scena è cruciale per le interazioni in tutti gli ambiti della vita, dall’esperienza individuale per la formazione di una comunità locale alle comunità virtuali.