Biblioteca Museo Nitsch, Napoli
18 maggio / 17 luglio 2013
a cura di:
Rossana Macaluso
La mostra G. di Villehardouin & figli, ospitata nella Biblioteca Museo Nitsch, circuito della Fondazione Morra di Napoli, è incentrata sulle affascinati vicende che ruotano intorno a Goffredo e Guglielmo II di Villehardouin, reggenti del Principato di Acaia e Morea (l’attuale Peloponneso) nel XIII secolo. La ricerca sui Villehardouin si presta al racconto di una Grecia scomoda oggi come allora, restituita dall’artista alternando in mostra materiale di ricerca documentativa a lavori di ispirazione fantasiosa che comprendono tele di grandi dimensioni, disegni e materiale lapideo, trattati con la tecnica ad acquarello. La “&” commerciale inserita nel titolo attiva una riflessione sulla funzione dell’arte contemporanea: un sistema culturale produttore di idee e di nuove coscienze politiche e identitarie, ma al contempo oggetto di un articolato sistema di marketing. I lavori di Matteo Fraterno sono spesso incentrati sulla memoria storica che riattualizza questioni ancora oggi centrali sia dal punto di vista estetico che etico. L’artista lavora su queste tematiche dagli anni ’80, e dopo diversi anni trascorsi in Grecia torna a Napoli con questo lavoro inedito.
Il percorso espositivo è diviso in tre fasi: la prima, introduttiva, è dedicata alla documentazione iconografica e storica sulla dinastia dei Villehardouin, tra cui la video intervista ad Alessandro Meliciani, curatore e traduttore del volume La conquista di Costantinopoli di Villehardouin, edito da Procaccini nel 1992; la seconda presenta le elaborazioni creative dell’artista; la terza ospita il laboratorio di Matteo Fraterno, per questa occasione, trasferito nei locali della biblioteca.
L’esposizione – inizio di un progetto work in progress aperto a futuri contributi – è un luogo di riflessioni ma soprattutto di collaborazioni: Raffaella Morra e Loredana Troise (curatrici degli apparati storici); Fosco Perinti (ricercatore degli archivi storici francesi); Luisa Viglietti (costume designer); Domenico Mennillo (interprete degli scritti di Guglielmo II di Villehardouin); Alessandro Meliciani (curatore del volume La conquista di Costantinopoli); Danilo Donzelli (addetto alla documentazione fotografica e video); Lorenzo Romito Stalker/On (cartografo).