ROMA
aprile – ottobre 2012
a cura di:
Massimiliano
di Franca
Rock Your City è un progetto per le scuole superiori realizzato dalla Fondazione Insieme per Roma in partneship con Routes Agency e Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà.
Rock Your City è la prima rete per la sussidiarietà creata da giovani studenti delle scuole superiori per il proprio territorio. Il progetto si articola in due fasi. Una prima fase teorica, nella quale Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà, guida i ragazzi nell’analisi dei principi fondamentali della Costituzione Italiana e il principio di sussidiarietà orizzontale, introducendo il concetto di bene comune e di cittadinanza attiva.
Nella seconda fase pratica, degli artisti scelti e coordinati da Routes Agency, attivano con gli studenti un processo artistico-creativo atto a costruire una relazione con il contesto territoriale e sociale attraverso l’arte contemporanea. Un workshop pensato per produrre una vera e propria opera creativa permanente all’interno e/o all’esterno della struttura scolastica. Un’iniziativa che intende rimettere in circolo la possibilità di creare nuovi nessi culturali e responsabilità comuni.
COMUNICATO STAMPA
APPROFONDIMENTI
://QR Wall
Artista: Damiano Stingone
aprile – giugno 2012
Liceo Scientifico Statale “Farnesina” – Roma
Il progetto ://QR Wall ha previsto nel mese di aprile-maggio la realizzazione di un intervento pittorico sui muri esterni del Liceo Scientifico Farnesina a cura dell’artista Damiano Stingone. La facciata della scuola è stata decorata utilizzando 28 elementi modulari pittorici monocolore, uno per studente, rappresentanti dei codici QR. Questi una volta fotografati con un’apposita applicazione tramite smartphone, rimandano a dei contenuti online, video rappresentanti una parola, un colore e un suono scelti dai partecipanti del workshop, frutto della sintesi e del pensiero concettuale di ogni singolo alunno. La ricerca di questo trittico diventa un importante momento di riflessione per lo studente che mediante la sintesi attraversa, in un primo momento, un processo di analisi introspettiva che sarà poi, grazie ai codici QR, rivolto all’esterno e di conseguenza agli altri, fungendo così da generatore relazionale. Tramite una tecnologia come quella dello smartphone, ormai ampiamente diffusa, si avrà la possibilità di conoscere aspetti profondamente intimi messi in condivisione dai ragazzi, diventando spunto di discussione.
://Space code
Artista: Damiano Stingone
aprile – giugno 2012
Istituto d’Istruzione Superiore Statale “Leon Battista Alberti” – Roma
://Space Code è il titolo dell’intervento site-specific realizzato dall’artista Damiano Stingone all’esterno dell’Istituto Leon Battista Alberti di Roma. L’opera che consiste in una scultura in plexiglas di dimensioni (1,50x 1.50) cm, rappresentante un QR code, è stata installata sul parapetto della terrazza dell’Istituto. Fotografando il codice tramite un cellulare dotato di un QR code reader, sarà possibile visualizzare il contenuto fotografico risultato di un’ampia ricerca sviluppatasi insieme agli studenti sul territorio. Le immagini, raccolte all’interno di un pagina web sono delle soste riflessive di un viaggio nel quartiere circostante la scuola, l’EUR. I partecipanti al workshop grazie ad apposite lettere di cartoncino, hanno dato forma alle loro considerazioni componendo delle parole, dei messaggi che, come delle installazioni one shot, delle sculture mobili, fuoriescono dal paesaggio contemporaneo. Un passaggio dal semplice guardare all’osservare, un riappropriarsi dello spazio che parte dagli occhi. Proiezioni condivise e spazi sociali si rivelano su ampie distese pubbliche attraversando un territorio fisico e virtuale che si apre ai passanti al fine di essere riletto.
Untitled
Artista: Leonardo Pandolfi
giugno – ottobre 2012
Liceo Scientifico Statale “Augusto Righi” – Roma
L’intervento relazionale Untitled realizzato da Leonardo Pandolfi, condiviso con gli studenti del Liceo A. Righi è stato pensato al fine di andare a riqualificare le facciate esterne dell’ascensore che taglia in due l’edificio scolastico. Il progetto si è evoluto in due fasi: durante la prima parte, da giugno e settembre, periodo in cui la scuola è stata chiusa, l’artista attraverso il social network facebook è entrato in relazione con gli studenti, al fine di comprenderne le esigenze e i desideri e(ste)tici di questi nei confronti dell’ambiente circostante; la seconda fase, più pratica, ha coinvolto i ragazzi nella realizzazione e installazione del manufatto artistico sulle pareti del luogo prescelto, l’ascensore. L’opera è costituita da due pannelli rappresentanti delle elaborazioni grafiche, risultato del processo e del dialogo tra gli studenti e l’artista evolutosi durante la prima fase. L’intento ruota intorno alla possibilità di rendere più familiare e accogliente un luogo, la scuola, vissuta dagli studenti come una seconda casa. L’ascensore dunque, da spazio di passaggio si è trasformato in una superficie di dialogo e interfaccia di connessione, zona di scambio e di stimolo tra gli studenti stessi, e tra questi e tutti i visitatori esterni che per un motivo e un altro si trovano a percorrerne le scale e l’intera stuttura. Un canale relazionale che connette l’esterno all’interno e viceversa.