Routes Agency ha realizzato il workshop Piccola Geografia della Resistenza civile a Roma tra il 1943 e il 1944 nell’ambito del Progetto Europeo ReCall.
REcall project è un progetto europeo promosso da REcall Consortium POLIMI-Politecnico di Milano – Coordinator – (Italy), AAU-Aalborg University (Denmark), NTNU-Norwegian University of Science and Technology (Norway), UNEW-Newcastle University (United Kingdom), Fasltad Museum, Falstad (Norway), Museo della Resistenza, Turin (Italy).
Routes Agency. Cura of Contemporary Art ha curato il workshop romano del progetto.
REcall intende formulare un nuovo ruolo per interventi di architettura installativa basata sull’incentivazione della ricerca nel Paesaggio Culturale* della Prima e della Seconda Guerra Mondiale e potenziare l’attenzione alla gestione, documentazione e preservazione di questo patrimonio. Il progetto considera il patrimonio come un processo dinamico, che coinvolge ciò che la nostra memoria racconta di eventi passati e di azioni che sono state trasformate nel nostro presente. Questa processualità mette in discussione i nostri concetti di identità, comunità, legalità del potere e autorità, in modo particolare attraverso la valorizzazione e comunicazione del Patrimonio di Memoria Difficile Europea del XX secolo.
Il Progetto ReCall prevede la realizzazione di 3 workshop, uno nel Museo Campo di Concentramento di Falstad (Norvegia), uno all’Ospedale SS. Giovanni e Paolo di Venezia e uno in diverse location a Roma. Per ciascun workshop vengono invitati dei gruppi di giovani formati da almeno un archeologo, un architetto e un artista, selezionati attraverso una call pubblica, che devono immaginare un’azione installativa nel paesaggio, che permetta di tenere vivo l’interesse per l’episodio di difficul heritage che quel dato luogo rammenta.
Il workshop curato da Routes Agency prevede la realizzazione di una mappa della Piccola Geografia della Resistenza civile a Roma nel periodo compreso tra l’8 settembre del 1943 e il 4 giugno 1944, sotto il regime nazi-fascista. La proposta lavora sulle storie di alcuni gruppi di civili, spesso nati spontaneamente e dal basso, spinti da necessità primarie di sopravvivenza che si opposero costruendo una rete articolata di resistenza quotidiana, che portò molti uomini, donne e persino ragazzi e ragazze, a essere vittime di tortura e a morire. Una Resistenza “minore” che si oppose nella capitale alle angherie quotidiane che i piccoli e i grandi dirigenti e militari fascisti e nazisti hanno perpetrato contro la popolazione civile inerme: la mancanza totale di libertà d’espressione, la riduzione alla fame, la costante confisca di beni personali, l’umiliazione pubblica.
Queste azioni civili non hanno guadagnato sempre le stesse cronache della Resistenza armata organizzata dai vari gruppi presenti in città, e non hanno avuto spesso il giusto riconoscimento nemmeno dopo la liberazione, e oggi sono ricordati solo con una lapide o con la semplice dedica toponomastica di un luogo.
Routes Agency ha scelto di proporre ai gruppi partecipanti cinque situazioni, che raccontano cinque storie diverse, unite da una medesima idea: il gesto di uno, o di pochi cittadini, che hanno creduto nella possibilità di cambiare una storia che allora appariva ben più grande di loro.
I cinque episodi presi in considerazione sono:
La “Repubblica” del Quadraro e l’Operazione Balena;
Gli “assalti” ai forni e le donne del Ponte dell’Industria;
Un partigiano alle scuole medie: Ugo Forno;
La Resistenza silenziosa di preti e suore romane;
Il Fronte Clandestino dei carabinieri.